Pastorale
Universitaria
Diocesi di Siracusa
Gli dei e Dio:la bellezza del Trascendente
"L’attività umana nel mondo, continuando il compito
ricevuto da Dio «di perfezionare la creazione» (Gaudium et spes, 57), si
esplica in molteplici culture, nelle quali il genio umano produce diversi beni
propri e caratteristici delle stesse, ma che sono anche patrimonio universale
dell’umanità" (I beni culturali della Chiesa
in Italia. Decreto del presidente della CEI e orientamento dell’episcopato
italiano).
Così come ogni cultura produce opere, dalle più semplici
alle più complesse e le opere parlano di una storia, di un luogo, di un fatto,
anche la cultura cristiana, che dobbiamo considerare nella sua più vasta
estensione, ha consegnato e consegna ancora oggi grosse fette di una presenza
chiamata a fare da testimone all’esistenza dell’uomo.
La storia della cristianità è talmente complessa che porsi
in un atteggiamento di ricerca e di individuazione di cosa significhi ricchezza
culturale può condurre ad una notevole dispersione in quanto duemila anni di
storia hanno accumulato una tale quantità di cultura da impressionare anche i
più colti studiosi delle grandi religioni monoteiste.
La nostra attenzione, nella formulazione di un progetto da
proporre a gruppi di studenti universitari vuole riferirsi ad un ambito
specifico ma nel contempo allargato a particolari culture che hanno
profondamente segnato la storia del nostro territorio. Analizzando la storia di
Siracusa attraverso i segni indelebili delle culture che hanno attraversato il
corso del tempo, vengono spesso messe a confronto la cultura del mondo greco e
quella del mondo cristiano.
La finalità del progetto è quella di condurre i giovani,
attraverso un cammino di riflessione alla comprensione di quanto Giovanni Paolo
II ha affermato nella Lettera agli artisti del 4 aprile 1999:
"La
bellezza è in un certo senso l’espressione del bene, come il bene è la
condizione metafisica della bellezza".
L’itinerario di riflessione che dovrà essere elaborato
nello specifico in itinere da studenti e docenti attraverso attività di
laboratorio, confronto, studio, approfondimento, conferenze… tiene presente
dei luoghi significativi per Siracusa, ciascuno dei quali possiede delle
caratteristiche che lo fanno ergere a "spazio di ricerca religiosa per l’uomo":
1. Il Teatro greco
- meta agognata dal Santo Padre nella sua visita a Siracusa; luogo da
lui prescelto per porgere alla nostra città il saluto dell’arrivederci, ci
parla di commozione perché proprio lì l’uomo faceva memoria dei
momenti tragici della vita, trasformava in commedia il dramma che lo
attanagliava, ma indubbiamente cercava qualcosa che potesse riempire di
significato la sua vita. Spazio di grande pregio artistico nel quale vibra
ancora il pathos dell’uomo greco.
2. Le Catacombe di San Giovanni -
un luogo privilegiato per la vita dei primi cristiani a Siracusa. Luogo
della sofferenza e del silenzio, luogo della predicazione (la tradizione
narra che san Paolo sia stato lì nel suo passaggio da Siracusa) e del
riposo nell’amore di Dio. Luogo di grande pregio artistico per la
particolare struttura e per le tracce di fede giunte sino a noi.
3. La Cattedrale (tempio di Athena)
– il luogo della sintesi tra il mondo greco e quello cristiano. È
uno spazio ricco di storia e di fede. Lì è possibile gustare la possanza
dei greci e la forza dei cristiani. Dentro la Cattedrale si osserva la
solennità della colonna greca coniugata con il fastoso abside chiamato a
contenere e proclamare il Mistero della fede cristiana. Nella Cattedrale due
grandi culture s’incontrano per unirsi nell’accoglienza dell’uomo che
cerca la relazione con Dio. Nella Cattedrale muore il dio dell’uomo greco
e nasce il Mistero del Dio che si rende visibile.
4. Il Santuario della Madonna delle
Lacrime - sintesi nello spazio urbano della Città, si erge a
custode delle fede del nostro tempo. Grandiosa opera architettonica ancora
non sedimentata nella cultura dell’uomo del nostro tempo, lascia che lì
sia possibile "vedere" la bellezza del Trascendente. Definito tenda
nel cuore della città tra le case degli uomini, nuova tenda di Dio in mezzo
a noi è involucro privilegiato chiamato a custodia del prodigioso
avvenimento che ha coinvolto la città di Siracusa. Il Santuario è segno e crocevia
di popoli tra Nord e Sud, Est ed Ovest, è custode di un prezioso segno
dell’amore di Dio, le lacrime di Maria.
Il percorso proposto dal progetto, che potrà subire delle
variazioni se dall’esperienza dei laboratori dovessero emergere istanze
differenti, vuole proporsi quale strumento di riflessione culturale-religiosa
per la formazione della persona nell’analisi della relazione continua tra l’incontro
del volto dell’uomo con quello dell’altro e di Dio: l’esperienza dell’alterità
diventa la base della comunicazione del messaggio cristiano.
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